Una fotografia essenziale, vibrante, misteriosa, che si lascia assorbire dalla natura e non la descrive, nata da un incontro intimo e appassionato con la Madre Terra
Red Lab Gallery/Miele di via Solari 4 a Milano presenta dal 25 gennaio al 27 febbraio 2019 la mostra fotografica di Bruna Rotunno, Another Earth, a cura di Gigliola Foschi. L’esposizione è la prima di un ciclo di 4 mostre personali unite dal tema “Ascoltare la Terra”.
Another Earth, a cura di Gigliola Foschi, è una nuova ricerca, creata da Bruna Rotunno durante numerosi viaggi in molti luoghi del nostro pianeta. Ciò che emerge da queste immagini non è però una documentazione geografica o paesaggistica: l’autrice anzi nega qualsiasi visione d’insieme. Lo sguardo corre vicino alle rocce o sulla superficie scintillante e cangiante del mare, poi entra nel tronco vuoto di un ulivo contorto, quasi volesse immedesimarsi con la sua sofferenza e il suo slancio verso il cielo. Quella di Bruna Rotunno è una fotografia essenziale e vibrante, che si lascia assorbire dalla natura e che, proprio per questo, non la descrive. E’una fotografia nata da un incontro intimo e appassionato con la Madre Terra, con la sua energia primigenia, i suoi colori che si accendono di una cromia magica. Queste immagini, pervase da un senso di ineffabile mistero, sono la risposta al richiamo di una natura vista e sentita come un mondo potente, ancora capace di stupire e di offrire esperienze profonde, nelle quali immergersi e rigenerarsi. L’approccio visivo di Bruna Rotunno è infatti magico-rivelatorio, proteso a evocare l’intensità di un legame emozionale e quasi corporeo, tanto da far emergere la forza potente di un universo naturale non piegato ai voleri dell’uomo.
Lo spazio avvolgente e innovativo della Red Lab Gallery / Miele (che presenta il sistema photoShoWall, composto da moduli-cornice che possono ospitare immagini intere o scomposizioni inedite) ha offerto inoltre all’autrice l’opportunità di progettare uno spazio immersivo, dove i visitatori possano entrare nella sua opera e “sentire” l’energia della natura: quella potenza oltreumana – a volte incantata, a volte addirittura “stregata” – che le sue fotografie riescono a comunicare. Non più appese ai muri, come avviene nelle gallerie tradizionali, le sue opere (fotografie e video) divengono spazio ed esperienza.
Il progetto espositivo “Ascoltare la Terra”, dopo la mostra di Bruna Rotunno, vedrà esporre: Ulderico Tramacere con Nylon (7 marzo – 1 aprile 2019), Erminio Annunzi con Nel buio si cela la luce (aprile/maggio 2019), Alessandra Baldoni con Atlas (giugno/luglio 2019).
Bruna Rotunno, nata a Matera, vive e lavora tra Milano e Parigi. Ha collaborato per anni con la Condè Nast e con le maggiori agenzie di advertising firmando campagne per clienti come Bmw, Alitalia, American Express, Audi, Loro Piana, Zegna, etc. Autrice che lavora con fotografie e video, ha esposto in numerose gallerie sia in Italia che all’estero. Ha avuto una personale alla Triennale di Milano (Shangai 24h, 2010) e ha partecipato alla Biennale di Venezia del 2005 con il cortometraggio Sultans Dream. Il suo lavoro Women in Bali è stato esposto presso la Visual Arts di New Delhi, il Museo d’Arte Orientale di Torino (MAO) e la Sacred Gallery di Hong Kong. In Francia è rappresentata dalla galleria Molin Corvo di Parigi. Ha pubblicato sei libri e vinto due volte il Prix de la Photographie Paris.