Uno straordinario movimento di corpi nudi che si deframmentano e ricompongono in un gioco di sguardi tra l’osservatore e i soggetti ritratti dalla fotografa polacca Ewa Gleisner, intrecciati successivamente da Gigi Piana
“Mi piace pensare che l’arte abbia a che fare, più che con la creatività, con la trasformazione” (Gigi Piana)
Curata da Sarah Lanzoni e aperta al pubblico sino a sabato 17 febbraio, “moveo_ergo_sum (piccoli movimenti rivoluzionari)” è una riflessione sulla ricerca del movimento di Gigi Piana attraverso un linguaggio che è cifra stilistica dell’artista: stampe fotografiche su acetato trasparente di uomini e donne tagliate in strisce orizzontali e verticali, quindi tra loro intrecciate e fissate sul telaio della cornice come fossero trama e ordito.
Il risultato è uno straordinario movimento di corpi nudi che si deframmentano e ricompongono in un gioco di sguardi tra l’osservatore e i soggetti ritratti dalla fotografa polacca Ewa Gleisner, intrecciati successivamente da Gigi Piana, che vanta una collaborazione pluriennale sia con Stalker Teatro di Torino sia con Michelangelo Pistoletto a Cittadellarte a Biella.
Opere d’arte che trasmettono un messaggio emotivo intenso e spiazzante, frutto di una ricerca in continua evoluzione che trova nella luce un elemento eccezionale di amplificazione e completamento. Sia che si tratti della luce naturale che scaturisce dalle stampe fotografiche trasparenti intrecciate dall’artista, sia che si tratti della luce artificiale che in alcuni casi viene utilizzata per retroilluminare le opere.
Sarah Lanzoni, curatrice della mostra: “Il risultato artistico ottenuto mi fa pensare a una sorta di ossimoro, ovvero, a quella che definirei una forma di scultura bidimensionale, in cui è possibile cogliere la profondità dell’opera, avvicinandosi ad essa, entrandoci dentro ed esplorandola con lo sguardo – come in un video – e girandoci intorno, ma ricordandosi, ad un tratto, che non è una scultura a tutto tondo, che è altro. I suoi lavori sono evanescenti e, al contempo, assolutamente reali. La materialità dei corpi viene percepita infatti come tale, ma assume una connotazione eterea, leggera e vaporosa”.
A Milano Gigi Piana espone nove opere di varie dimensioni, cinque delle quali realizzate ex novo per la galleria di arte contemporanea Après-coup Arte. Fra tutte le “trame” che saranno esposte va segnalato in particolare il trittico “free_still#olga_2” con il quale l’osservatore potrà interagire facendolo scorrere su binari predisposti, sovrapponendo o separando i diversi livelli che lo compongono.
Ancora Sarah Lanzoni: “La ricerca di Gigi Piana per la galleria Après-coup Arte, legata in particolare allo studio del corpo in movimento nel periodo futurista, sviluppa ulteriormente il tentativo audace di andare al di là di ogni cliché nella sua rappresentazione […]. Gli stop, in cui i danzatori sono stati fotografati, nella produzione di Piana sono resi a livello iconografico in maniera dinamica e rappresentano i momenti della vita in cui l’essere umano tira le somme, in cui si ferma e osserva i punti da cui è partito e dove è arrivato”.
Ogni performer è stato ritratto in scatti che registrano il movimento libero del soggetto durante l’azione, a partire dalla posizione fissa della prima foto in ordito. Le immagini singole sono state in seguito sovrapposte a formarne una sola.
La direzione conferita da Piana alla sua ricerca sul movimento nasce dall’esperienza iniziata nel 2016 con il progetto “STILL-Body Experience With Digital Brain”, vincitore del bando “ORA! LINGUAGGI CONTEMPORANEI, PRODUZIONI INNOVATIVE” promosso dalla Compagnia di San Paolo. Questo percorso artistico sperimentale è stato sviluppato a partire da un’idea del danzatore Daniele Ninarello, in collaborazione con l’interaction designer Emanuele Lomello, l’artista visivi Gigi Piana e NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano -, con il coordinamento di Silvia Limone, per riflettere sul “fare arte” come atto rivoluzionario per l’uomo contemporaneo. STILL trova un seguito nelle opere realizzate per questa personale, che va intesa come uno scatto in avanti, un’evoluzione nel processo di maturazione artistica di Piana negli ultimi anni.
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La galleria d’arte contemporanea Après-coup Arte ospiterà sei mostre all’anno, offrendo agli artisti la possibilità di un confronto quotidiano con il mondo dell’arte e con il pubblico. Gli artisti potranno presentare i risultati delle loro ricerche e sperimentazioni. Le opere d’arte contemporanea sono esposte e in vendita dal martedì al sabato dalle 8.30 alle 22 e su appuntamento.