Data: 6 ottobre - 11 novembre 2018
Ora: mer-dom 15.30-19.30; gio-ven-sab 10.00-12 / 15.30-19-30
Luogo: Vernissage Art Gallery, Vicolo del Freschetto 22, Intra (VB)

Una selezione di opere recenti (2013 – 2018) dell’artista milanese illustra il suo più recente percorso. In mostra infatti saranno esposte alcune opere che hanno per tema il degrado e lo sfregio alla classicità, immagini che caratterizzano il lavoro dell’artista da alcuni anni: il sito archeologico abbandonato e fatiscente, vandalizzato, come metafora di una perdita di identità e di periferia ormai tanto estesa da essere mondiale nella sua trasversalità di luoghi e significati. La bellezza e i suoi canoni estetici vengono così “corrosi”, consumati dal tempo implacabile e dal segno graffiante e caustico del disagio contemporaneo. Due grandi quadri riguardano invece la città di Milano, sulle cui interpretazioni d’immagini l’artista indaga da alcuni anni, in seguito al ciclo (“Milano ieri e oggi”) svolto nel 2015 in occasione di Expo Milano: una “Piazza del Duomo” con la cattedrale gotica che campeggia a testimonianza della grande storia del capoluogo lombardo e “Milano Porta Nuova”, il nuovo sky line che caratterizza la città nella nostra epoca. Per questa mostra poi Giovanni Cerri ha realizzato due opere che omaggiano il territorio del Verbano: una veduta di Pallanza, dove accanto al centro storico campeggia il nuovo teatro di Verbania “II Maggiore” progettato dall’architetto spagnolo Salvador Arroyo e recentemente inaugurato, e il quado “Il cigno”, dedicato all’ elegante, romantica ed evocativa presenza che spesso capita di vedere sulle acque lacustri.


Uno sguardo a Milano, uno omaggio al territorio del Verbano, ma anche il tema del degrado e dello sfregio alla classicità, alla sua bellezza e ai suoi canoni estetici, immagini che caratterizzano il lavoro dell’artista Giovanni Cerri da alcuni anni