Giuseppe Lanino, partendo da una breve introduzione storica, spiega come mai si è arrivati a questa forma estrema di sfruttamento, e analizza le conseguenze drammatiche di una politica tanto scellerata che non solo comporta lo sfruttamento animale e umano, ma porta all’esaurimento delle risorse idriche, all’inquinamento, all’impoverimento nei Paesi del terzo mondo, ai problemi climatici
Il cibo è tante cose.
Tradizione, cultura, amicizia, divertimento, scambio, comunicazione, ritualità, comunione, sperimentazione positiva, seduzione, ritualità…
Ma il cibo oggi è anche tante alter cose.
Tabù, sfruttamento, sofferenza, alterazione, sperimentazione negative, avvelenamento, inganno, spreco, inquinamento, disperazione, morte.
“LA CARNE E’ DEBOLE” monologo denuncia di e con Giuseppe Lanino, in scena venerid 13 aprile (ore 20) da Après-coup in via Privata della Braida 5 a Milano, è una profonda critica ironica e graffiante all’allevamento intensivo odierno, alla zootecnia industriale che sfrutta l’animale per l’alimentazione umana: bovini da carne, e da latte, polli, galline ovaiole etc…
Partendo da una breve introduzione storica, che spiega come mai si è arrivati a questa forma estrema di sfruttamento, Giuseppe Lanino analizza le conseguenze drammatiche di una politica tanto scellerata che non solo comporta lo sfruttamento animale e umano, ma porta all’esaurimento delle risorse idriche, all’inquinamento (l’allevamento intensive inquina più di tutti I mezzi di trasporto a livello mondiale ), all’impoverimento nei Paesi del terzo mondo, ai problemi climatici.
Quasi un viaggio fra futuro e futuribile.
“La carne è debole” ci accompagna attraverso abitudini alimentari e stili di vita più moderati, traghettandoci verso un modello fatto di responsabilità e sostenibilità.