Una visione essenziale della pittura, un’arte astratta straordinaria e modernissima, mistica e pura, capace di emozionare nella sua costante ricerca dell’Invisibile.
La retrospettiva sull’opera di Valentino Vago (1931-2018), inserita nella collana Visti da Vicino, prende spunto dai cinque dipinti già presenti nella collezione Boschi Di Stefano per ripercorrere l’evoluzione del suo percorso artistico sviluppatosi attorno a due elementi cardine, la luce e il colore.
Diciannove opere, tutti olii su tela, testimoniano come la vocazione artistica di uno dei maestri della pittura astratta italiana si sia sempre intrecciata a una ricerca spirituale che lo ha portato a creare un universo poetico straordinario e unico.
La mostra, che si svolge nelle stanze dell’ex scuola di ceramica di Casa Boschi Di Stefano al piano terra, parte dall’opera accademica, Senza Titolo del 1953, in bilico tra figurazione e metafisica, per poi immergersi immediatamente nelle formulazioni astratte delle opere di Valentino Vago degli anni Sessanta, inconfondibili nel segno così come nella luce di colori uniformi, intensi e dalla visibilità silenziosa, perfetti nella volontà di rappresentare l’Invisibile.
L’espressività astratta di lavori come Immagine Verde (1959), Colori nella luce e La mia estate, entrambi del 1960, o ancora Composizione (1964) e Presenza obliqua (1965), mostrano come il linguaggio di Valentino Vago sia eloquente nella sua sintesi cromatica e di come la sua pittura sia intimamente sacra ma allo stesso tempo potente.
Spicca tra le opere presenti in mostra Spazio Solare (1960), pubblicata sulla copertina del pieghevole della mostra presentata da Guido Ballo al Salone Annunciata di Milano nel 1960, acquistata in quell’occasione dall’ingegner Boschi e d’allora mai più esposta al pubblico.
Altra opera molto importante del percorso espositivo è Orizzonte nero (1965), quadro emblematico, dove il tema del paesaggio, interiorizzato e mentale, entra nella pittura di Vago come eliminazione di qualsiasi riferimento figurativo, avvio di un percorso ascetico e visionario che lo porterà a dipinti di grande respiro, diafani e rarefatti.
La mostra dedicata a Valentino Vago, legato da profonda amicizia a Marieda Di Stefano e Antonio Boschi, è inoltre arricchita da documenti, cataloghi, fotografie, disegni inediti ed a una serie di incisioni che evidenziano il passaggio dalla figurazione all’astrazione.
In questa mostra Valentino Vago dialoga con Silvio Wolf che al terzo piano dello spazio espositivo presenta la mostra “Prima del Tempo”.